Recensione Un fato così ingiusto e solitario di Brigid Kemmerer

Pubblicato da Mondadori nel 2022, “Un fato così ingiusto e solitario” è il primo volume della saga romantasy “Cursebreakers” di Brigid Kemmerer.

LE COSE SONO SEMPRE STATE FACILI per il Principe Rhen, erede al trono del regno di Emberfall. O almeno, lo sono state finché una potente incantatrice non ha lanciato una spietata maledizione su di lui. Ora Rhen è condannato a rivivere all’infinito l’autunno dei suoi diciott’anni e a trasformarsi in una creatura mostruosa portando dovunque morte e distruzione – e lo sarà finché una ragazza non si innamorerà di lui. Per la giovane Harper, invece, le cose non sono mai state facili. Il padre se ne è andato da tempo lasciandosi dietro una montagna di debiti, la madre è in fin di vita, e il fratello, che riesce a malapena a tenere unita la famiglia, l’ha sempre sottovalutata a causa della paralisi cerebrale che l’affligge: Harper ha dovuto imparare in fretta a fare affidamento solo su se stessa per sopravvivere. Ma un giorno, viene rapita e portata nel magico e terribile mondo di Emberfall – perché Rhen possa conquistare il suo cuore e spezzare finalmente il maleficio. Un principe? Un mostro? Una maledizione? Harper è sconvolta e disorientata, ma anche determinata a fare di tutto pur di ritornare nel proprio mondo e dalla famiglia che ha bisogno di lei. Tuttavia col passare dei giorni, man mano che la diffidenza nei confronti di Rhen si trasforma in amicizia (e forse in qualcosa di più) la ragazza si rende conto che anche Emberfall ha bisogno di lei. Perché forze potenti e oscure minacciano il regno e la vita di tutti, e non basterà spezzare la maledizione per salvare Harper, Rhen e il futuro di entrambi dalla rovina totale.

trama da IBS

🥀Ogni tanto, durante alcune letture, mi chiedo “Perché? Perché ho iniziato a leggere questo libro?” E potete giurarci che me lo sono domandato più e più volte mentre leggevo “Un fato così ingiusto e solitario” di Brigid Kemmerer.
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🥀Diciamocelo, ho intrapreso questa lettura proprio perché sapevo che si trattava di un libro trashino. Il problema è che questo romanzo… si prende troppo sul serio. Sarebbe stato un magnifico libro trash se solo l’autrice non avesse provato a:
1) scusare i personaggi
2) metterci strategie e politiche militari.
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🥀I personaggi, parliamone. Sarebbero stati perfetti, veramente azzeccati per un romanzo fantasy trash, perché insomma, hanno 1 caratteristica che li distingue e poi sono copia incolla.
Quando il POV passava da Harper a Rhen era quasi incomprensibile da quanto erano somiglianti.
L’unico personaggio che passo è Grey, ma forse è perché ha i daddy vibes, lancia i coltelli ed è più fedele di un golden retriever.
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🥀Una cosa che mi ha dato vagamente fastidio è come viene presentata e trattata la disabilità di Harper. Lei ha una paralisi celebrale e ciò le causa un’andatura claudicante. Questo appare e scompare nella trama e a volte pare proprio non affliggerla in alcun modo, nemmeno nella lotta o nel parkour (la parte in cui usa un traliccio per scendere da una finestra). Io dico, vuoi farmi un personaggio che ha questo tipo di disabilità e vuoi renderlo un guerriero? Fantastico, bene, approvo, ma amò, per citare le parole di un animatore che andai a vedere tempo fa “devi immaginarti tutto di un personaggio, anche come cammina” e per Harper, questo è un punto più che basilare.
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🥀Penso che l’autrice potesse rendere la protagonista una guerriera cambiandole arma (intendo quella iniziale, poi il lancio dei coltelli ci stava) come ad esempio arco e frecce, oppure se proprio vogliamo tenerci la spada, falla combattere a cavallo dato che l’equitazione è una sua passione, che poi fa pure più figo!
Comunque, la scelta di creare un personaggio con una disabilità per poi scriverlo in questo modo, mi è parso più un contentino più che una sincera voglia di rappresentazione.

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🥀Apparte Rhen che sinceramente, Harper, tesoro, ma sei seria a innamorarti di ‘sto tipo? I personaggi che mi hanno proprio deluso moltissimo sono stati i cattivi, o meglio, le cattive. Lilith è inconsistente, segue regole che si autoimpone per… per quale motivo in realtà ancora non l’ho inteso. Karis Luran, la grande minaccia, la regnante tirannica, colei che aleggia nella trama come una donna temibile… boh, appare, dice due cose con tono da diva, butta là un’informazione e poi non la vediamo più. Inoltre il suo tremendo esercito non è poi chissà cosa ecco, viene fatto fuori molto facilmente.
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🥀Per quanto riguarda la storia, la prima parte del romanzo è scorsa via velocissima, adoravo l’idea di una tizia random che viene rapita e che la prima cosa che fa quando incontra il principe è prenderlo a sprangate.
Poi boh, la parte in mezzo è stata davvero la noia assoluta, tra la politica che non tornava, le strategie militari che stavano in piedi con lo sputo e la storia d’amore tra due personaggi che non avevano alcun tipo di chimica.
Il finale… letteralmente si risolve tutto in 10 pagine e la guerra è a dir poco inesistente. Si finisce con un plot twist che ci poteva pure stare ma che sembra un po’ inserito all’ultimo, giusto per continuare la saga.
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🥀Non so bene come concludere questa recensione. La prima parte mi è piaciuta, anche abbastanza, però per il resto mi ha annoiato e ci ho impiegato 3 mesi a finire la lettura. Penso che se solo si fosse preso meno sul serio, sarebbe stato un libro davvero divertente.
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Voto: 2,5/5☆
Voto personale: 2/5☆

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