Recensione Veleno d’Inchiostro di Cornelia Funke

Dati e trama

Veleno d’Inchiostro, scritto da Cornelia Funke nel 2005 è il seguito di Cuore di Inchiostro e fa parte della trilogia fantasy per ragazzi Mondo d’Inchiostro.

Portare nella vita reale i personaggi di un libro o addirittura entrare nel libro che stiamo leggendo: un sogno, che il padre di Meggie sa realizzare grazie al suo meraviglioso talento. Ma quando Meggie decide di aiutare l’amico Farid a ritrovare il suo maestro tuffa insieme a lui nel mondo d’inchiostro, le parole dei libri si rivelano una terribile trappola. Amici, amori, fughe, incendi, duelli e scambi di persona in un romanzo indimenticabile. 

Trama da Ibs

Cosa ne penso

⚠️ATTENZIONE RECENSIONE NEGATIVA⚠️

✒️Gettandomi in “Veleno d’inchiostro” avevo già un’idea della sfida che avrei dovuto affrontare, cioè lo stile di scrittura prolisso di Cornelia Funke. Era tale anche in “Cuore d’inchiostro”, rallentava la narrazione, ma un po’ lo perdonavi perché seppur si dilungasse in descrizioni, erano fatte davvero bene e ogni frase poteva quasi diventare una bellissima citazione.
In “Veleno d’inchiostro” questo è diventato un problema… ma non solo questo, pure la storia e i personaggi.


✒️Partiamo da ciò che per me è la cosa più fondamentale: la storia. L’idea di far entrare tutti nel mondo di “Cuore d’inchiostro” era interessante, dopo aver letto sprazzi qua e là di quel mondo nel volume precedente, in molti lettori penso si siano domandati come fosse effettivamente. Dopo questo tutto è andato a rotoli, questo perché il Dio di quel mondo è lì e non fa niente per risolvere i problemi.

✒️Se ricordate, nel volume precedente, Fenoglio si era fatto trasportare nel Mondo d’Inchiostro, quindi ora vive lì. La sua storia sta andando a rotoli perché non ne ha scritto un seguito, quindi da dove aveva lasciato, ha preso il suo corso. Le sue parole potrebbero cambiare tutto, ma senza nessuno che le legga con la stessa capacità di Mo, non funzionano. Quando però Meggie arriva nel Mondo d’Inchiostro, e non solo ha questa capacità ma è pure superiore a suo padre in fatto di potenziale, dirai “Oh, ora questi due fanno squadra e sistemano ogni cosa!”
Eh no! Sennò la storia era bell’e finita! Vengono inserite un sacco di scelte astruse e avvenimenti che mirano a separarli… tutte cose che, collaborando, avrebbero potuto risolvere.

✒️Questo è il problema principale ma spesso vengono appunto fatte delle scelte irrazionali, senza un motivo ben preciso, accadono solo perché la storia deve proseguire in un certo modo oppure perde quel piccolo filo logico che ha.

✒️Il testo si dilunga molto di più di quello del volume prima, ed è pieno di ripetizioni! A volte pure di incoerenze, ad esempio il taccuino di Meggie che scompare per metà libro e in un certo momento dice di non avere carta con sé e scrive sulla corteccia incidendola, ma poi ha di nuovo il taccuino a fine libro. Oppure un passo dove viene detto che per entrare in un nascondiglio si devono abbassare e che l’entrata è molto stretta, ma poi al suo interno troviamo l’orso del Principe Nero, che no, non è un cucciolo ed è di sicuro più largo di un essere umano. Come ci è arrivato lì?

✒️Per quanto riguarda i personaggi… non hanno quasi più caratterizzazione, alcuni potevano essere tolti e non cambiava nemmeno la storia! Meggie ho visto che in molti recensori l’hanno trovata insopportabile, io no, è una ragazzina di 13 anni, fa delle scelte più emozionali che ben ragionate, piuttosto è molto 2D. Ma così possiamo dire del resto dei personaggi che spesso sono degli archetipi non sviluppati. Tutti gli eroi sono coraggiosi e leali, i cattivi brutti e voltafaccia, i trickster particolari d’aspetto ma dal buon cuore, i vecchietti tutti scorbutici e egocentrici, le donne spaventate ma determinate… Senza nomi e contesto, non avrei saputo differenziare Mo dal Principe Nero, Meggie da Farid, Resa da Roxanne, ecc.

✒️Dita di polvere poi… non si capisce nemmeno più che personaggio sia, ha perso il suo ruolo esattamente come Mo, che da odierno rilegatore ora è un combattente!

✒️Oltre a tutto questo, ci sono stati dei rimarcamenti strani nel testo, che mi hanno fatto un po’ inorridire. Tra questi Meggie a cui viene detto più volte che nel Mondo d’inchiostro le ragazze sono già sposate a 13 anni, che è innamorata di Farid e lo segue fino in capo al mondo e… Farid che le dice che siccome adesso è SUA deve rimanere nel Mondo d’inchiostro perché lui vuole stare lì. Anche il fatto che Meggie fosse gelosa di sua madre perché Mo dedicava adesso più tempo a lei è molto strano, esattamente come Farid e il suo rapporto invidioso con Roxanne. Oltre a tutte le scene dove viene fatto intuire l’adulterio e i rapporti con minori (con anche una che vediamo incinta).

✒️Mi chiedo quindi… cosa c’è di magico nel mondo di Fenoglio? Qua è tutto una scopiazzatura del medioevo, con lotte e esecuzioni. Le fatine, gli elfi e le ninfe li vediamo brevemente all’inizio e poi? Cosa resta della magia che prometteva il primo libro? Mi è sembrato tutto cupo, niente di sfavillante e intrigante come l’aveva descritto Fenoglio, Resa o Dita di polvere.

✒️Per chi lo volesse leggere inoltre, il target è cambiato radicalmente. Se il primo poteva essere adatto dai 12 anni in su, adesso non lo consiglierei a dei ragazzi sotto i 16.
Questa lettura è stata una grande delusione per me e mi continuavo a chiedere se davvero il testo fosse stato riletto e corretto da un editor, perché appunto a volte era pure incoerente. Spero che nel terzo e ultimo libro vengano risolti i vari problemi di questo volume.

Voto: 2/5☆
Voto personale: 2,5/5☆

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