Recensione Promare (2019)

(Questa recensione l’ho scritta nel 2019 e non l’ho mai postata)

Trama e dati

Promare è uscito nel 2019 diretto da Hiroyuki Imaishi e coprodotto da Trigger e XFLAG. Il film è stato realizzato dalla collaborazione di Hiroyuki Imaishi e Kazuki Nakashima, i quali avevano già lavorato insieme a Sfondamento dei cieli Gurren Lagann e Kill la Kill.

Dopo trent’anni dall’arrivo dei Burnish, i quali hanno distrutto mezza popolazione, arriva sulla Terra un nuovo gruppo di mutanti, i Rescue. I due capigruppo si sfidano: il perfido Lio Fotia contro Galo Thymos, nuovo membro dei Rescue.

Trama da Google

Cosa ne penso

Ho voluto guardare Promare da quando ho visto le fanart che giravano su Internet, che erano super colorate e accattivanti. Quindi già non sapendo di cosa parlava, ho voluto vederlo… poi è uscito il trailer e boom! Grafica assurda, personaggi strani e robottoni…
Quando vedo tutte queste cose non posso non essere di parte! Mi hanno definitivamente convinto a vederlo!

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Allora, partiamo da questi 3 punti che mi hanno attirato:
– Grafica assurda: non ho mai visto un film anime con questo tipo di grafica, un mix di animazione tradizionale e 3D. Parliamoci chiaro: deve piacere. Sapevo che molti spettatori si sono lamentati proprio per questo, per il troppo uso di 3D e perché visivamente Promare non è come i classici film anime che siamo abituati a vedere.
Io sinceramente posso dire che mi è piaciuta questa commistione. Molto essenziale, ma anche molto accattivante.

– Personaggi strani: direi che non serve una spiegazione tanto articolata, basta vedere il poster e mi capite. Capelli che stanno su come in assenza di gravità, colori assurdi, vestiti poco pratici… tipico della metà del mondo anime. Nel design però hanno forzato molto la distorsione, non solo del volto ma anche del corpo. E con distorsione intendo vera e propria distorsione. Le linee non solo sono diventate espressive ma anche dinamiche.

– Robottoni: beh, appena vedo dei robottoni, la mia testa va in panne. Mi sono piaciuti? Abbastanza.
Diciamo che mi ha attirato molto l’idea dei robot pompieri, che non mi pare di aver mai visto. Quelli mi sono piaciuti, molto creativi e colorati. Il robot di Kray non molto. Interessante l’idea di mettergli metà delle armi adatte anche alla bonifica(?) del pianeta… ma non so, non mi sembrava poi così tanto creativo, il suo design non mi ha fatto impazzire. Per quanto riguarda Deux et machina… all’inizio giuro che l’ho paragonato a Baymax, era troppo tondo e carino! Non era malaccio, ma quando l’hanno trasformato nel Lion dé Galon posso dire che è diventato molto più figo. L’idea di mixare il robot già esistente a parti di armatura burnish è stato geniale. Anche l’area comandi faceva la sua figura.

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Ora dopo questo preambolo assurdamente lungo, parliamo della storia.
Diciamocelo, la storia è facile da seguire e ciò non lo rende esattamente un film impegnativo. Il cattivo era prevedibile fin da subito, ma non credo che lo scopo del film fosse trovare il cattivo, piuttosto era capire cosa fosse il cattivo. La storia è appunto facile da seguire, ciò la rende accessibile anche a dei bambini, ma presenta bene il tema della paura del diverso. Quindi alla fine la storia mi è piaciuta.

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Cosa mi ha dato fastidio? Le scene ripetute. Cioè lo so che alcuni anime riutilizzano le stesse scene per risparmiare tempo e soldi, ma qui… alcune erano davvero troppo visibili! Inoltre certe inquadrature per me erano troppo ravvicinate ai soggetti, tanto che lo schermo diventava a tinta piatta.

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La colonna sonora era davvero coinvolgente, davvero stupenda! Però forse l’hanno usata un po’ troppo, si sente almeno 6/7 volte in tutto il film.

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Come conclusione cosa posso dire del film?
È stato stupendo, diverso e divertente.
Lo riguarderò? Probabile.