Recensione Total Eclipse of the Eternal Heart di Syundei

Total Eclipse of the Eternal Heart

Pub: Seven Seas Entertainment (Eng)

Pub ita: X

Storia diSyundei

Disegni di: Syundei

Genere: Horror psicologico, BL, Storico

Anno: 2015

Volumi: 1

Stato: Finito

Dati e trama

Pubblicato nel 2015, Total Eclipse of the Eternal Heart (Gesshoku Kitan) è un manga di Syundei.

Il liceale Hoshino Terumichi è ossessionato da un sogno ricorrente: un giovane ragazzo che un secolo prima muore per mano di un altro uomo che chiama "Sensei". Questo sogno - o maledizione - sta per fondersi con la realtà quando un misterioso e attraente compagno di classe di nome Yamada Omihito entra nella vita di Terumichi.
Trama tradotta da ibs

Cosa ne penso

“Total eclipse of the eternal heart” è la prima lettura che ho fatto dopo le feste, perché chi non vorrebbe iniziare l’anno in modo traumatico?
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Questo manga l’avevo già provato a leggere ma stavolta l’ho finito! È cortissimo (soli 6 capitoli) ma è abbastanza pieno di trigger warning. Avete riconosciuto lo stile di disegno? Ebbene sì è la stessa autrice di “Go for it Nakamura!” che ha deciso di scrivere una storiella horror.
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Di cosa parla questo manga? È la storia di Hoshino, un ragazzo che si innamora di Yamada, un suo compagno di classe dall’aria strana. Sembra che Yamada lo ricambi, ma dopo essersi scambiati il primo bacio, quest’ultimo viene assassinato da un ragazzo, davanti agli occhi di Hoshino.

Yamada però si risveglia poco dopo la sua morte dicendo “Ne mancano due”. Con Hoshino scopriremo che Yamada è la reincarnazione di uno scrittore di un secolo fa che aveva relazioni con minori e che li uccideva per trarre ispirazione per i suoi romanzi. Adesso quegli stessi ragazzini uccisi dallo scrittore lo stanno venendo a cercare per ucciderlo allo stesso modo in cui li ha ammazzati lui.
E Hoshino? Cosa farà venendo a sapere tutto ciò? Continuerà ad amarlo?

“Total eclipse of the eternal heart” è un horror psicologico e riesce benissimo a trattare un argomento delicato senza svalutare le vittime, le quali riescono ad ottenere la loro rivalsa su colui che le aveva manipolate e che aveva strappato loro la vita.
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Mi è piaciuto anche Hoshino (che si scoprirà essere a sua volta la reincarnazione di uno dei ragazzi), che è afflitto da una sorta di sindrome di Stoccolma e che è diviso tra l’amare la persona che gli ha dato un motivo per vivere e odiarla perché è un vero e proprio mostro. Hoshino presenta un’altra faccia delle vittime di questi crimini orrendi in modo abbastanza credibile.

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Le manipolazioni dello scrittore non vengono mai romanticizzate, vengono mostrate in tutta la loro crudeltà. Ci tengo a precisarlo: questo non è un dark romance, è la rappresentazione della cattiveria di un uomo, non c’è nessuna traccia di amore, solo egoismo.
È stato terrificante quando l’autrice ha mostrato l’ultimo ragazzo e lo scrittore, quindi le immagini di un serpente che si avvicina a una piccola rana e la divora.

La storia in generale risente un po’ della cortezza del manga e appare troppo affrettata. Avrei preferito vedere tutte le vittime dello scrittore e ripercorrere la loro vita passata, e con questo vedere un graduale cambiamento nella relazione di Hoshino e Yamada, che porti in modo lineare e sensato alla fine (che non mi aspettavo sinceramente).
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Syundei ha dato prova di saper scrivere qualcosa di estremamente crudele e orrido, denso di psicologia e manipolazioni varie. Sono curioso di vedere altri suoi lavori di questo genere perché l’horror e il suo stile un po’ “vintage” si sposano davvero bene.

Voto finale: 3/5 ★★★✰✰

Gradimento personale: 3,5/5 ★★★½✰

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