Recensione Count Crowley di David Dastmalchian

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Pub: Dark Horse Comics

Pub ita: X

Storia di: David Dastmalchian

Disegni di: Lukas Ketner

Colori di: Lauren Aeffe

Genere: Soprannaturale, Mistero, Azione, Commedia

Anno: 2020

Volumi: 4

Stato: Prima serie finita

Trama

La news anchor Jerri Bartman viene licenziata da una delle trasmissioni del canale del fratello perché finisce per bere e parlare in modo troppo critico durante una trasmissione. Non avendo alcun lavoro, il fratello le assegna il ruolo del “Count Crowley”, un personaggio fantasmagorico che gestisce una delle loro trasmissioni incentrata sul mondo horror. La persona che recitava questo personaggio è scomparso e il precedente è rinchiuso in una casa di riposo. 

Jerri accetta il lavoro controvoglia, ma fa salire gli ascolti proprio grazie al suo cinismo. I problemi compaiono quando una sera, mentre sta tornando a casa le si presenta un uomo che le chiede aiuto, scambiandola per il Count Crowley precedente. Quando questo si trasforma in un licantropo davanti ai suoi occhi, il mistero su chi sia veramente questo Count Crowley inizia a prender campo nella vita di Jerri.

Cosa ne penso

La storia di Count Crowley è molto semplice e lineare, facile da seguire e senza spiegoni troppo prolissi. Questa prima serie però è molto corta e finisce in un modo un po’ troppo brusco a mio avviso, lasciando il lettore con troppe domande e dell’amaro in bocca.

La parte soprannaturale mi ha ricordato molto i fumetti degli anni ottanta, dove erano tornati alla ribalta queste storie di mistero, cacciatori di mostri e con le creature dei film classici, come vampiri, licantropi e mostri di Frankenstein. 

La svolta da questo genere si ha però nella storia personale e più realistica di Jerri, che precedentemente lavorava in una stazione televisiva molto più grande di quella del fratello. Jerri ha subito un trauma e ha trovato conforto nell’alcol, diventando un’alcolista. In questa parte del fumetto secondo me c’è molto del vissuto personale di Dastmalchian, che da giovane era tossicodipendente.

Vediamo quindi come il trauma nel passato di Jerri ha innescato il suo problema con l’alcol e da lì abbia peggiorato la sua vita normale, rendendola alla vista di tutti una donna egoista e inaffidabile. Ciò significa anche che nessuno le crederà (o si sforzerà di crederle) quando dirà che è stata attaccata da un lupo mannaro o riporterà alle persone che le sono più vicine dei fatti paranormali che le accadono.

Interessante anche l’interesse che viene posto nel fumetto per parlare dalla condizione della donna negli anni ottanta, incentrando il discorso sulla protagonista appunto.

La storia è appunto molto breve in questa prima serie, composta da soli 4 volumi, e presenta appena il Conte Crowley e tutto questo mondo di creature mistiche. Speriamo che nei volumi successivi vengano date più informazioni al riguardo.

Mi piace come hanno scritto il modo in cui Jerri reagisce al soprannaturale, cioè spaventandosi e ritenendo ciò che accade come un’allucinazione data dall’ubriachezza. Ciò che non sta molto in piedi a mio parere è come lei sia già perfetta a combattere contro queste creature, sconfiggendole o perlomeno ferendole senza troppi impicci.

Per ora sappiamo appunto molto poco del quadro generale, ma questi quattro volumi servono a dare un po’ un assaggio di una storia che sicuramente continuerà visto che ne è stata annunciata la seconda serie.

Stile di disegno

Lo stile di disegno di Lukas Ketner si adatta bene al tipo di storia, mantenendo un po’ un’estetica anni ottanta ma non troppo. Le scene acquisiscono ancora più dinamismo grazie alla loro posizione non troppo rigida sulla pagina e anche perché spesso i personaggi escono dai loro spazi designati. I disegni sono pieni di ombre e la colorazione è davvero superlativa e… un po’ vintage? Credo che questo senso di “vecchio” sia dato di colori slavati e sfumati come se fossero una sorta di acquerello anziché una pittura digitale.

Molto interessanti anche i disegni a fine capitolo che sembrano davvero usciti da un vecchio magazine horror.

Personaggi

Di personaggi abbiamo per ora visto ben poco, o perlomeno i pochi che si sono presentati in questi volumi, sono poco caratterizzati e approfonditi. Quelli di cui posso parlare di più sono la protagonista e il Count Crowley originale.

Jerri è un personaggio che è stato pensato per essere estremamente cinico e insopportabile. È la classica persona che non può lasciarti amare qualcosa senza dire la sua e spesso ferire i tuoi sentimenti. Ma per quanto non sia simpatica, è così che doveva essere, è stata pensata per essere così. Tutto questo suo carattere comunque arriva dal trauma che ha subito nel passato, quindi è comunque giustificato.

Il Count Crowley originale è un vecchietto diffidente che da subito non vuole aiutare Jerri, anzi la tratta piuttosto male. Alla fine le darà qualche consiglio e un aiuto, ma le dirà che comunque non può fare la cacciatrice di mostri perché questo mestiere non è adatto per una donna. Anche di lui per ora sappiamo pochissimo, quindi questo è il massimo che posso dire su di lui.

Conclusioni generali

Cosa posso dire di questi quattro volumi? Non molto perché la storia è molto corta e abbozzata per ora, ma comunque mi ha colpito abbastanza. Il setting negli anni ottanta, i mostri, una cacciatrice che è anche una news anchor, misteri e un personaggio che è ancora avvolto dall’ombra… tutto questo è stato per me un divertimento da leggere e non vedo l’ora di leggerne di più!

Voto finale: 3/5 ★★★✰✰

Gradimento personale: 3/5 ★★★✰✰

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