Recensione Nezha (2019)

Video recensione

Dati

Noto in Cina come “La nascita del demone-bambino Nezha”, all’estero è conosciuto soltanto con “Nezha” ed è un film d’animazione cinese del 2019 diretto da Jiaozi. L’animazione di questo film è in 3d ed è stata fatta dallo studio Chengdu Coco Cartoon, ma per alcune scene più complesse è stato chiesto l’aiuto di altri 20 studi d’animazione. Creato con un budget di $20 milioni, ha guadagnato 742.5 milioni di dollari a livello internazionale, diventando uno dei film cinesi ad aver ottenuto più incassi.

Il film ha come protagonista il personaggio leggendario di Nezha e la sua trama si ispira a un libro del 16 secolo chiamato “L’investitura degli Dei”, attribuito a Xu Zhonglin.

Sinossi

Il film si apre con la nascita di una Perla del Caos, nata da essenze primordiali, che inizia a divorare e distruggere ogni cosa incontri sul suo cammino. I due discepoli di Tianzun vengono inviati a fermare la perla, ma invano, perché sarà solo Tianzun stesso a riuscire ad arrestare la sua avanzata, rinchiudendola in una sorta di calderone e separandola in due perle più piccole: la Perla dello spirito e quella demoniaca. Sulla Perla demoniaca apporrà una maledizione, quella di esser distrutta da un fulmine a tre anni dalla sua incarnazione. Tianzun consegna quindi le due perle al discepolo Taiyi e gli dice che dovrà accertarsi di far incarnare la Perla dello Spirito nel figlio di Li Jing e di far sì che venga chiamato Nezha.

Shen, l’altro discepolo, non è concorde con l’idea del proprio maestro e decide di sabotare Taiyi, rubando la Perla dello Spirito e facendo incarnare la Perla demoniaca. Li Jing e sua moglie Yin, decidono di crescere ugualmente Nezha anche se mostra fin da subito la sua pericolosa natura di demone. La natura demoniaca di Nezha viene messa sotto controllo da un oggetto magico e Taiyi e Ji Ling provano a parlare con Tianzun per fargli annullare la maledizione. I due fanno un viaggio a vuoto purtroppo perché vengono informati che la maledizione non si può spezzare.

Intanto Shen ha deciso di far incarnare la Perla dello Spirito in Ao Bing, il figlio del Re dei Draghi. Il Re glielo concede perché spera che con un figlio benedetto dalla natura della Perla, venga concesso a lui e alla sua razza di ascendere ai Cieli anziché di rimanere ancorati per il resto della vita alla Terra dove devono fare da guardia ai demoni sepolti sotto di loro.

Mentre Ao Bing studia con Shen, Nezha terrorizza il villaggio dove abita, agendo come un demone perché è così che lo chiamano le persone intorno a lui. Viene convinto però dai suoi genitori a studiare con Taiyi, affinché diventi un cacciatore di demoni come loro e gli viene detto di essere in realtà lui l’incarnazione della Perla dello Spirito.

Con questa bugia, Nezha studia e in pochissimo tempo diventa migliore del suo maestro, che inganna per andare a cacciare demoni da solo. Trovando un demone acquatico che ha rapito una bambina, lui lo segue e lo combatte insieme però ad un misterioso individuo che si scoprirà essere Ao Bing. I due ragazzi fanno amicizia perché scoprono di essere molto simili in quanto vissuto e abilità. Quando poco dopo, gli abitanti del villaggio trovano solo Nezha e la bambina, pensano che sia stato lui a rapirla e scatenano di nuovo la furia risentita di Nezha, che inizia ad attaccarli.

Il ragazzino viene quindi messo in isolamento nella sua stanza, ma suo padre scopre che Nezha non aveva mentito quando aveva detto di aver salvato la bambina da un demone acquatico. Ma a quel punto è anche giunto il giorno del terzo compleanno di Nezha, che coincide anche con la data della maledizione.

I suoi genitori decidono quindi di organizzare una festa di compleanno invitando tutta la città e dicendo a Nezha che la festa è anche per festeggiare il salvataggio della bambina ad opera sua. Nezha decide di invitare alla sua festa anche il suo solo amico Ao Bing.

Il ragazzo-demone è molto contento, ma il suo umore tornerà di nuovo a scurirsi quando poco prima della festa gli farà visita Shen, che gli svelerà la verità sulla sua vera natura. Con questa nuova conoscenza, Nezha si toglie l’oggetto magico che teneva a freno la sua natura demoniaca e inizia a distruggere ogni cosa. Verrà fermato solo da Ao Bing che anche con l’aiuto dei presenti riuscirà di nuovo a ostruire la sua forza demoniaca. Nezha se ne va e aspetta il suo destino altrove, intanto Ao bing viene smascherato e additato come un drago.

Shen dice quindi ad Ao Bing che siccome non ha mantenuto la sua natura nascosta, deve eliminare ogni possibile testimone distruggendo il villaggio se non vuole che la sua intera razza venga condannata da Tianzun. Il ragazzo si trasforma quindi in un drago e convocando l’acqua dal mare, crea un gigantesco pezzo di ghiaccio proprio sopra il villaggio, iniziando poi a spingerlo verso di questo per schiacciarlo in un unico colpo.

Nel frattempo, Nezha scopre che il talismano che suo padre gli aveva regalato all’inizio della festa è in realtà un modo per deviare la sua maledizione, affinché Nezha rimanga in vita ma suo padre muoia a causa del fulmine. Mosso dall’amore dei suoi genitori, il ragazzo ritorna al villaggio e libera la sua natura demoniaca, stavolta tenendola sotto controllo. Sconfigge Ao Bing ma non lo uccide perché lo vede ancora come il suo unico vero amico.

Quando il fulmine arriva e colpisce Nezha, Ao Bing si lancia a sua volta nella luce, provando a respingerla con l’armatura di scaglie di drago che i draghi gli avevano donato per uccidere Nezha. L’armatura viene distrutta e i due ragazzi decidono di unire i loro poteri per formare quelli che erano una volta della Perla del Caos. Nonostante ciò, i loro corpi vengono distrutti, ma grazie a Taiyi, almeno i loro spiriti rimangono.

Il film si conclude con tutto il villaggio che si inchina, riconoscendo nei due ragazzi degli eroi.

Cosa ne penso

Nezha è un film facile da seguire e divertente da vedere, ma non per questo non ha tematiche importanti. Questo film fa riflettere su come accettiamo il diverso e su come i pregiudizi possano influenzare una persona. Queste tematiche ci vengono proposte con i due personaggi principali ma anche con Shen e i draghi.

Ovviamente vengono tutte più approfondite con Nezha, che per la sua natura demoniaca viene ostracizzato e temuto, anche quando è un bambino. La scena toccante in cui Nezha va per la prima volta al villaggio per trovare qualcuno che giochi con lui, è la perfetta rappresentazione di ciò che ho appena detto. Infatti appena i cittadini vedono il bambino, vanno nel panico e lo cacciano via lanciandogli frutta marcia, facendogli capire non solo è indesiderato ma anche che per loro non può cambiare e che quindi rimarrà per sempre un pericoloso demone.

Mi è piaciuto come Nezha cerchi di fare l’indifferente a questi pregiudizi, ma appena si trova solo, avverta il peso di questi giudizi e ci rimanga molto male. Con una cattiva scrittura della storia, Nezha poteva essere un personaggio negativo che diventava buono di punto in bianco, ma non è successo, perché il film ci mostra già da subito che anche se è un demone ha un comportamento positivo e che l’unica cosa che gli serve è qualcuno che lo aiuti a gestire i suoi poteri soprannaturali e potenzialmente pericolosi.

La storia in sé non è troppo complessa e anche se c’è una sottotrama, si segue molto bene e ogni passaggio è facile da comprendere, rendendolo un film godibile sia per un pubblico molto giovane che per un pubblico più adulto.

Il racconto in sé è molto triste e malinconico, ma il regista ha saputo come presentare queste scene e alternarle con attimi più divertenti, senza però accollare completamente a nessuno il ruolo di spalla comica. Il film risulta quindi di facile visione anche se ha tematiche piuttosto pesanti.

La parte che mi sento un minimo di criticare, è la durata delle scene di combattimento, che in alcuni casi si svolgono in una durata un po’ troppo eccessiva per un pubblico occidentale. Sono comunque combattimenti molto ben fatti e divertenti da vedere, alternati da momenti seri e comici.

Animazione

L’animazione di Nezha, realizzata in 3D, è superlativa. Perfetta sotto ogni punto di vista, convogliando uno stile più appetibile ad un bambino con uno più complesso e epico. Dalle luci, alle texture, ai paesaggi, Nezha è un film che fa capire già nelle prime scene quanto impegno ci sia stato dietro la realizzazione di questo lungometraggio.

Una cosa che poteva ritorcersi contro la visione del prodotto finale del film, è l’animazione dell’acqua, ma in questo caso è stata gestita più che bene e addirittura riproposta varie volte durante la storia, accrescendo la grandiosità delle immagini del film.

Il design dei personaggi mi piaceva abbastanza ma non mi aveva convinto molto quello di Nezha, che mi sembrava un po’ troppo bambinesco rispetto agli altri personaggi. Ma vedendo questo personaggio nella pellicola, mentre agiva e si relazionava con gli altri personaggi, mi ha fatto cambiare idea e me lo ha fatto apprezzare.

Personaggi

Come già detto, per me il personaggio di Nezha è un buon esempio di personaggio e di protagonista, soprattutto per la caratterizzazione che ha e come questa influisce sulla storia. Secondo me è un buon protagonista perché il pubblico può capire come mai agisce in un certo modo e non rimane mai del tutto antipatico perché sappiamo dalla sua storia da dove viene quella facciata d’indifferenza che ogni tanto mette su per proteggersi dagli altri. Anche nei momenti più tristi e rabbiosi, è difficile arrivare a odiarlo, piuttosto possiamo disperarci per lui perché vediamo come si stia isolando dal mondo avverando i pregiudizi che le persone gli avevano affibbiato.

Il resto dei personaggi sono abbastanza monodimensionali, ma hanno dei momenti in cui presentano le loro motivazioni e i loro sentimenti e ciò fa sì che possiamo dare un’opinione su di loro e anche affezionarci ad essi.

Personalmente però avrei preferito che venisse mostrata di più l’abilità di Taiyi e venisse ridotta la sua comicità, perché in alcuni punti viene da chiedersi per quale motivo Tianzun lo ritenesse perfetto per badare alle due Perle.

Conclusioni generali

Per finire direi che Nezha è un bel film, sia dal punto di vista della storia che dell’animazione. Credo sia un lungometraggio da far vedere ai bambini per fargli capire come i pregiudizi possono influenzare le persone e come questi spesso e volentieri non rispecchiano la realtà. Nezha è un film che incita lo spettatore a farsi un destino su misura, combattendo gli ostacoli che ha durante tutta la sua vita per arrivare ad un futuro che possa essere perfetto per lui.

Voto finale: 4.5/5 ★★★★½

Gradimento personale: 5/5 ★★★★★