Recensione Il principe d’acciaio #1 di Victoria Schwab

Video Recensione

Copertina originale di “Il principe d’acciaio” di Victoria Schwab

Dati e trama

Scritto da Victoria Schwab, illustrato da Andrea Olimpieri e colorato da Enrica E. Angiolini, è stato pubblicato da Mondadori nel 2020.

Questo graphic novel, insieme ad altri due, è il prequel della serie fantasy Shades of Magic, ambientato in una Londra parallela. In tutto ci sono 4 città di Londra, chiamate Rossa, Nera, Bianca, Grigia, nelle quali è presente la magia. Il problema sorge quando la magia di Londra Nera viene corrotta, quindi Londra Bianca chiude i ponti con essa e Londra Rossa fa lo stesso, isolandosi da tutte le altre sue versioni parallele. 

La storia si apre con Maxim, principe e unico erede di Londra Rossa, che anziché interessarsi ai problemi del suo mondo, si preoccupa degli altri mondi e dei sigilli posti a chiudere i confini. Vorrebbe infatti trovare i maghi che ce li hanno messi, gli Antari, così che trovino una soluzione, anche perché quei sigilli non sono fatti per durare in eterno.

Suo padre, non approva questo suo comportamento e decide di spedirlo a Verose, una città portuale che fa parte del suo regno, ma agisce in modo sregolato. 

Maxim si ritroverà quindi in una città sconvolta e senza legge, in cui nemmeno i soldati possono fare nulla con chi ha il dominio della città: la maga pirata Arisa, la quale pratica la magia proibita delle ossa.

Cosa ne penso

Ho deciso di leggere questo graphic novel senza prima aver letto Shades of Magic, perché volevo vedere se fungeva davvero da prequel. Essendo un prequel dovrebbe essere abbastanza comprensibile anche senza aver letto Shades of Magic… ed è stato così.

La storia è spiegata molto bene e ho capito immediatamente come funzionava il mondo creato dalla Schwab. Ovviamente se avessi letto la serie principale avrei capito più dettagli, ma per un graphic novel è già tanto che abbia spiegato così bene tutte queste dinamiche.

La storia in sé è interessante, forse in questo volume è un po’ troppo semplice e il discorso di mettere a rischio la vita dell’unico erede al trono è una scelta un po’ illogica, ma nel complesso è interessante.

La parte più interessante per me è stato l’elemento magia e come venga rappresentato e usato. Molto belle le lotte tra i personaggi, che sono chiare e ben comprensibili anche se appunto c’è di mezzo l’elemento magico.

Stile di disegno

Essendo che è un graphic novel mi pare d’obbligo di dover dire qualcosa anche sulla parte visiva. I disegni sono un po’ sporchi, ma sono fatti volutamente così e uso questo termine in senso positivo. Se avessero raccontato la stessa storia con un tratto più pulito, non credo avrebbe dato lo stesso senso di oscurità e mistero e avrebbe rovinato un po’ l’atmosfera creata dal racconto.

Mi è piaciuto molto come sono stati rese graficamente le varie magie, soprattutto quella delle ossa, in cui si vede una sorta di raggi X del corpo della vittima.

In alcuni momenti è complicato distinguere Maxim da Isra, perché hanno un’acconciatura simile e i loro colori sono quasi uguali. Questo accade anche perché i loro volti, a meno che non siano in primo piano, non sono molto definiti e quindi nelle scene in cui sono distanti sono visivamente molto simili.

Le inquadrature delle varie vignette sono molto cinematografiche e pur essendo in alcuni casi statiche, grazie alle varie angolature danno un bellissimo senso di dinamicità. La maggior parte dei disegni sono però confinati nei loro riquadri e quindi sono proprio le inquadrature e il tratto a dare movimento alle scene.

Le uniche cose che a livello visivo mi hanno infastidito sono solo due, cioè la ripetizione di alcuni disegni su più vignette e i ricami dei vestiti che secondo me sono troppo puliti per il tipo di tratto con cui è realizzato il resto della scena.

Tutto è uguale, cambia solo Isra e la disposizione dei balloon
I ricami sono forse un po’ troppo puliti per lo stile di disegno

Personaggi

Per ora mi sono affezionato poco ai personaggi, ma Maxim e Isra hanno suscitato il mio interesse, quindi spero che vengano approfonditi di più in seguito.

Maxim credo sia quello che mi è piaciuto di più in questo primo volume. Un ragazzo testardo ma che non rimane affatto antipatico, mi è piaciuto seguirlo nei suoi ragionamenti e nelle sue sfide.

Il design dei personaggi è interessante, ma credo che Maxim e Isra potessero essere differenziati un po’ di più. Molto belli anche i vari studi e disegni dei personaggi in fondo al volume.

Considerazioni generali

Questo è solo il primo volume del graphic novel, ma come punto di partenza non è affatto male! Ha suscitato il mio interesse sia in fatto di racconto che di disegni e ora non posso che aspettare con ansia che esca il prossimo volume per sapere il seguito!

Voto finale: 3.5/5 ★★★½✰

Innovatività: 4/5 ★★★★✰

Livello di violenza: 3/5 ★★★✰✰

Facilità di lettura: 4/5 ★★★★✰

Scorrevolezza: 4/5 ★★★★✰

Consigliato da: 16 anni in su

Una mia illustrazione ispirata a “Il Principe d’acciaio” di V. Schwab

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