Recensione Il giardino segreto di Frances Burnett

Dati e trama

Scritto nel 1910 da Frances Burnett, “Il giardino segreto” è un romanzo per ragazzi. In Italia è arrivato nel 1912.

Protagonista de Il Giardino segreto è la piccola Mary Lennox, una bambina di nove anni che, orfana di entrambi i genitori, viene affidata a uno zio, il nobile gobbo lord Archibald Craven che vive in un tetro castello sperduto nella brughiera. Qui Mary scopre che la natura malinconica dello zio è dovuta alla morte della moglie Lilias avvenuta nel loro giardino personale. A causa della disperazione, lo zio Archibald aveva chiuso quel giardino e fatto sotterrare la chiave, così che nessuno potesse mettere piede in quel luogo “sacro”. Mary, con l’aiuto del pettirosso del giardiniere, trova la chiave che le occorre per aprire quel misterioso giardino e riesce a penetrarvi. Ma ben presto la piccola orfana si troverà alle prese con un altro insospettato segreto.

– trama da ibs

Cosa ne penso

Questo libro giaceva nella mia libreria da almeno dieci anni, me lo avevano regalato quando ero molto piccolo e non avevo particolarmente apprezzato la tipologia di racconto. Al presente, ho voluto fare una challenge, cioè leggere un libro da una lista di romanzi per INFJ (trovata su Goodreads) e ho visto che tra i titoli c’era anche “Il giardino segreto”, quindi ho pensato di dargli una seconda chance. Ho fatto bene, perché la lettura di questo romanzo è stata divertente anche se non ero esattamente nel target giusto.

Mi è piaciuto come questo racconto sia semplice, dai toni un po’ favolistici ma allo stesso tempo molto ancorato alla realtà, incentrandosi in particolar modo sulla psicologia dei personaggi. L’intero romanzo copre la crescita di due personaggi in particolare, Mary Lennox (per i primi due terzi del libro) e Colin Craven (per il restante terzo), e per essere un libro per ragazzi, questi archi narrativi sono ben progettati e soddisfacenti.

Dal romanzo si evince inoltre il pensiero della Burnett, che riteneva il giardinaggio una buona attività per far crescere i bambini sani. Infatti viene rimarcata l’importanza di far giocare i bambini all’aria aperta, di lasciarli correre, imparare anche da soli le meraviglie della natura.

Altro punto in più, la Burnett evidenzia come un bambino debba crescere in compagnia di altri bambini e come a questo debbono essere dedicate attenzioni da parte dei genitori. La scrittrice implica che questo suo metodo non solo abbia valenza per la salute fisica del bambino, ma pure per la sua sanità mentale.

La storia è molto facile, lineare, perfetta non tanto per i bambini, piuttosto per un pubblico adolescente.

Certo, erano presenti all’interno un bel po’ di eventi inutili ai fini della trama, ma non danno poi così tanto fastidio.

Il finale mi è parso un po’ troppo affrettato rispetto al resto del libro, con il signor Craven che accetta il giardino senza problemi e nessun accenno specifico all’albero dal ramo spezzato. Mi è dispiaciuto un pochino, perché il signor Craven viene approfondito solo nelle ultime pagine e mi sarebbe piaciuta una riflessione più drammatica da parte sua, magari ampliando il libro di qualche altro capitolo.

Stile di scrittura

Lo stile della Burnett è semplice, adatto al suo target di riferimento, fresco. Ha un sottotono magico, da favola, soprattutto nei paragrafi dedicati alla natura e nelle descrizioni degli ambienti. Essendo un romanzo per ragazzi, ci sono parecchi concetti ripetuti diverse volte, che per un pubblico adulto rischiano di divenire ridondanti.

Non ho apprezzato particolarmente il ritmo narrativo, che varia molto da capitolo a capitolo, risultando lento in alcuni punti e troppo veloce in altri (come nel finale)

Una cosa però che devo sottolineare è che siccome questo libro è del 1910, in base all’edizione acquistata può darsi che nella prosa ci siano termini razzisti e una brutta immagine dell’India di quel periodo.

Personaggi

I personaggi sono molto interessanti dal punto di vista psicologico e anche quelli minori vengono vagamente dettagliati affinché ci risultino reali.

Mary è la protagonista, la sua crescita avviene durante i due primi terzi del libro, passando da essere una bambina altamente antipatica, fino a diventare simpatica, addirittura gioiosa. Nonostante la sua crescita, mi è piaciuto come venga mantenuta la natura testarda di Mary, evidenziando come le persone non possano mai cambiare completamente ma possono pur sempre migliorare. Mary verrà a contatto con una realtà completamente diversa da quella a cui era abituata in India, dove era lasciata sola dai genitori e i suoi servitori la accontentavano ad ogni capriccio. In Inghilterra, la bambina verrà spronata dalla sua cameriera a giocare all’aria aperta, a fare conoscenze ad alimentare la sua fantasia. Il suo egoismo, che viene riproposto quando trova il giardino segreto, si limerà pian piano fino a scomparire quando permetterà a Dickon e in seguito a Colin, di entrare.

Colin è la mia drama queen preferita in assoluto. Ho adorato il suo personaggio, perché come Mary, pure lui alla fine del romanzo è cambiato, mettendo da parte le sue ansie infondate, ma ha mantenuto il suo carattere orgoglioso. Mi è piaciuto inoltre come riutilizzi la sua conoscenza, appresa a forza di leggere libri rinchiuso in camera, e la usi per avvicinarsi agli altri bambini. La sua crescita è graduale e passa da stare steso a letto con l’ansia di diventare storpio, fino a camminare e correre, ma lo fa in parecchio tempo, passo dopo passo, con l’aiuto dei suoi nuovi amici, arrivando a ignorare gli sguardi che gli altri gli indirizzano.

Dickon è un personaggio piatto, che funge più da elemento di crescita per Mary e Colin che non come personaggio importante a sé. Ma credo che sia anche ovvio che ricopra questo ruolo, affinché il romanzo non diventi troppo denso di psicologia e quindi troppo pesante per il target scelto.

Mi è dispiaciuto che al signor Craven non siano stati dedicati più capitoli, soprattutto vista la sua depressione scaturita dalla morte della moglie e le sue angosce verso il futuro del figlio.

Conclusioni generali

Il giardino segreto” mi è davvero piaciuto, è immersivo al punto tale che mi pareva di trovarmi nella landa, oppure nella casa dei Craven o perché no, pure nel giardino! Se volete fare un regalo ad un ragazzo che adora la natura e le storie che parlano d’amicizia, vi consiglio questo romanzo, lo apprezzerà.

Voto finale: 4/5 ★★★★✰

Livello di violenza: 0/5 ✰✰✰✰✰

Facilità di lettura: 4/5 ★★★★✰

Scorrevolezza: 4/5 ★★★★✰

Consigliato da: 12 anni in su

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